NELLA RETE DELL’INGANNO
Incontro con Giulia Migneco e Floriana Bulfon

Le mafie cambiano in continuazione e noi ce ne accorgiamo sempre troppo tardi. Spesso operazioni criminali riescono a mascherarsi grazie alla creazione di reti logistico-finanziarie in apparenza pulite, sul cui sfondo permangono invece il controllo del territorio e la forza dell’intimidazione. La guerra in Ucraina e lo stravolgimento degli equilibri mondiali ha aperto in questo senso nuovi scenari. Per indagare queste realtà nascoste e portarle alla luce ci vuole coraggio, così come ci vuole coraggio ad offrire ai giovani coinvolti nei circuiti della malavita delle alternative dalla parte della giustizia chiamando in causa lo Stato e la scuola come attori protagonisti di un cambiamento indispensabile.

Giulia Migneco dopo una laurea triennale in Media e Giornalismo, ha conseguito la laurea magistrale in Lettere e Filosofia. Ha frequentato un Master di I livello in giornalismo d’inchiesta e uno di II livello in Analisi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione. Oggi è Responsabile Comunicazione di “Avviso Pubblico. Enti locali e Regioni contro mafie e corruzione”. Tra le sue pubblicazioni: “Vent’anni di lotta alle mafie e alla corruzione. L’esperienza di Avviso Pubblico”, “Lose for Life. Come salvare un paese in overdose da gioco d’azzardo” e “La Pandemia da azzardo. Rischi, pericoli e proposte di riforma”.

La relatrice partecipa a Educhiamoci in presenza
Floriana Bulfon è giornalista d’inchiesta freelance e scrive per Repubblica, è inviata Rai e collabora con varie testate straniere. Si occupa di criminalità organizzata, intelligence, terrorismo internazionale e cybersecurity. Tra le sue opere: “Macro Mafia”, “Casamonica, la storia segreta”, “Grande Raccordo Criminale” il libro che ha descritto in anticipo l’infiltrazione della mafia a Roma, e del graphic novel “Il Buio, la lunga notte di Stefano Cucchi”. Ha realizzato inoltre i documentari “Irriducibile, l’ultimo giorno di Diablo” per Discovery, “Invisibili” e “Vite sospese” promossi da UNICEF. Per la sua attività ha subito minacce ed è sottoposta a misure di protezione. Ha anche ricevuto numerosi premi per il coraggio nell’indagare le realtà più nascoste.te.

La relatrice partecipa a Educhiamoci da remoto