Per molto tempo, ai ragazzi abbiamo chiesto di aderire alle aspettative ideali di genitori e insegnanti. Oggi però non ci si limita più a questo, costringendoli a seguire un nuovo mandato paradossale: “Sii te stesso, ma a modo mio”. Questa trasformazione è in atto da tempo, ma è stata la pandemia ad aver smascherato il rischio di un’inversione dei ruoli: mentre i ragazzi si adattano alle esigenze degli adulti pur di farli sentire tali, questi ultimi sono alle prese con una crescente fragilità. Per sostenere gli adolescenti nella realizzazione di sé ci sono molte strade percorribili, ma farsi carico dell’ansia, del disagio e dell’assenza di prospettive future delle nuove generazioni senza occuparsi della fragilità degli adulti non è più pensabile.