RIPENSARE L’EDUCAZIONE: VERSO UN SOSTEGNO AUTENTICO AI GIOVANI
Incontro con Umberto Galimberti

Prendersi seriamente cura dei nostri giovani richiede coraggio, forse una rivoluzione, in una società in cui i genitori tendono a riempire i figli di regali, anziché di presenza e parole, in cui molte volte gli adulti vivono il mito del giovanilismo a discapito di esempi comportamentali positivi, in cui anche la scuola, più che educare, istruisce, senza prendersi abbastanza cura della condizione emotiva degli studenti che rimangono così “vittime” delle pulsioni senza poter imparare a pensare prima di agire e a distinguere il bene dal male.

Umberto Galimberti è stato professore ordinario di antropologia culturale, filosofia della storia, psicologia generale e psicologia dinamica all’Università di Venezia e membro dell’International Association of Analytical Psychology. Tra le sue numerosissime pubblicazioni ricordiamo “Psichiatria e fenomenologia”; “Il corpo”; “Gli equivoci dell’anima”; “L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani”; “I miti del nostro tempo”; “Perché. Cento storie di filosofi per ragazzi curiosi”; “Che tempesta. Cinquanta emozioni raccontate ai ragazzi”. Vanta traduzioni in francese, tedesco, olandese, spagnolo, castigliano, portoghese, estone, lituano, sloveno, ceco, serbo, russo, greco, giapponese, cinese, arabo. È autore unico del Nuovo dizionario di psicologia, psichiatria, psicoanalisi, neuroscienze.

Il relatore partecipa a Educhiamoci in presenza