Perché 2.500 anni fa è nato il teatro? E soprattutto da cosa è nato? A queste domande gli storici e i folosofi rispondono senza nessun dubbio: la necessità di sintetizzare il pensiero e le emozioni della massa era strumento fondamentale per la comunicazione, la comprensione e l’immedesimazione, il mettersi nei panni degli altri. Abituare i più giovani, fin da piccoli, a comprendere quali spinte emotive portano le persone che ci circondano ad approcciare i problemi e la vita in stessa in determinati modi. È attraverso il gioco del teatro infatti che si “costringono” i piccoli attori a ribaltare i ruoli, ad ascoltare con attenzione, a diventare uno specchio implacabile verso se stessi. Il teatro diventa così scienza paragonabile alla storia o alla matematica, indispensabile per conoscere l’essere umano e le leggi che regolano la società.