Dietro i comportamenti-tempesta di figli e studenti c’è sempre un cuore che trema, che ha perso la capacità di regolare le proprie emozioni. La via per educare non è quella del “genitore zucchero filato” (che dice sempre “Si’”) né quella del “genitore sceriffo” (che dice sempre “No”), ma quella del “genitore porto sicuro”, capace di essere allo stesso tempo amorevole e autorevole. È la via di chi non si limita a gestire le tempeste dei figli, ma le sfrutta per insegnare l’arte di navigare nel mare delle emozioni. Un incontro per conoscere strategie concrete, un viaggio nelle emozioni di bambini e ragazzi, ma anche nelle nostre. Perché in fondo siamo tutti allievi nell’affascinante disciplina dell’educazione del cuore.
Il relatore partecipa a Educhiamoci in presenza