L’identità professionale di Educatori e Pedagogisti è mutata profondamente nel corso degli ultimi anni. Gli interventi legislativi hanno tracciato un perimetro di operatività che chiede di essere ulteriormente declinato sul piano pratico: la sfida è ora quella di generare una comunità di pratiche che possa supportare i professionisti dell’educazione nei loro contesti di riferimento. Il concetto di coscienza professionale non può darsi al di là di una transazione dialogica tra gli attori in causa. Le esperienze dei caffè pedagogici e della supervisione professionale risultano particolarmente idonee ad assolvere le istanze partecipative dei professionisti tessendo le maglie essenziali per delineare caratteristiche e peculiarità dei due profili.
Il relatore partecipa a Educhiamoci in presenza