VITTORIA MAIOLI SANESE
Chi sei tu che mi guardi? Lo sguardo dell’adulto definisce l’identità del bambino

Lo sguardo del genitore (ma anche del nonno, della maestra, del professore ecc.) definisce a tutte le età la persona che siamo e che saremo. Occuparci di noi adulti, di come guardiamo i figli e la vita è il primo passo per occuparci di loro e aiutarli a crescere, consapevoli che tutto quello che noi siamo, quello che noi crediamo, quello che sentiamo, il nostro modo di approcciarci alle relazioni e al mondo esterno si irradia e viene assorbito dal figlio che ne fa la base su cui costruire la propria identità ed imparare chi è.

Vittoria Maioli Sanese è psicologa della coppia e della famiglia. Ha fondato nel 1975 il Consultorio Famigliare (associato UCIPEM) di Rimini, di cui è tuttora direttrice. Oltre al lavoro clinico con le coppie, guida da anni gruppi di riflessione e di formazione per genitori, operatori sociali, educatori, psicologi. Ha svolto e svolge un lavoro di ricerca sulla coppia e sulla famiglia dal punto di vista psicologico, esistenziale, sociale, culturale e antropologico. Ha dato nel tempo molta cura anche all’adozione e all’affido collaborando con l’ ”Associazione famiglie per l’Accoglienza”. Numerosi i suoi interventi in convegni, congressi e seminari. È autrice di 5 libri: “Ho sete per piacere”, “Chi sei tu che mi guardi”, “Perché ti amo”, “Come figlio, come padre, come madre” e “La domanda come vento impetuoso”.